Imprinting
L'Imprinting
Se ripercorressimo mentalmente la
nostra infanzia, il risultato sarebbe questo: tornerebbero alla mente ricordi, luoghi,
odori e situazioni avvenuti nel luogo a cui siamo particolarmente legati.
E se dovessi essere io a fare
questo tentativo, verrei travolta da tutti quei ricordi legati
al paesino Abruzzese in cui ho trascorso la mia infanzia. Il suo nome è:
Capestrano. Lui più di tutti rappresenta il luogo del mio imprinting.
È un paesino piccolo, con circa 800 abitanti, conosciuto da pochi. È importante, però, la sua storia. Prima di tutto vi nacque un religioso che nel 1690 venne proclamato Santo: San Giovanni da Capestrano. Inoltre, nel 1934, venne ritrovato, durante i lavori di coltivazione di un terreno, una statua alta due metri: il Guerriero di Capestrano. È l’immagine di un re che oggi costituisce il simbolo dell’Abruzzo.
Naturalmente per me tutte queste
notizie storiche non avevano alcuna importanza, perché la mia connessione era legata
alla libertà del luogo e alla possibilità che avevo di camminare nella
natura, relazionarmi con gli abitanti e con gli animali.
Ma cosa più importante, era il luogo
in cui trascorrevo le estati insieme ai miei nonni materni, essendo
l’abitazione di loro proprietà. Per questo abbiamo costruito un rapporto forte. Infatti, più di tutti, mi hanno insegnato il vero legame
tra uomo e natura.
- - Il primo per comprenderne lo sviluppo in pianta;
- - il secondo per comprenderne lo sviluppo in alzato.
Analizzando lo sviluppo del paese dall’alto, possiamo notare che c’è una concentrazione delle
abitazioni nella parte centrale del Paese che man mano si propagano verso l’esterno. Soltanto figurativamente esso può essere immaginato come una spirale logaritmica. Se poi allarghiamo ulteriormente il campo visivo, possiamo notare che, a seguire, ci sono campi agricoli e distese naturali.Per quel che riguarda, invece, lo sviluppo in alzato, possiamo notare che Capestrano è posizionato su una collina al cui apice si trovano il Castello, il Municipio, la Chiesa e la piazza in cui si svolgono la maggior parte delle attività collettive di svago e di ristoro. Le abitazioni sono distribuite alcune intorno alla piazza e altre lungo la pendenza della collina, in modo da diradarsi man mano che si raggiunge il fondo della collina.
Capestrano si trova in provincia
dell’Aquila ed è situato ad un’altezza di circa 400 metri rispetto al livello
del mare, ma non costituisce, nella zona, la vetta più alta, essendo circondato
da monti come Rocca Calascio, che con le rovine del suo Castello medievale
raggiunge i 1400 metri circa, oppure l’imponente Gran Sasso che ne raggiunge
3000.
Capestrano però presenta inoltre: il fiume e il lago. Per quel che riguarda il primo, il fiume Tirino, si
dirama dal Gran Sasso e in maniera curvilinea raggiunge Capestrano proseguendo
il suo percorso fino a sfociare nell’Aterno-Pescara. Per quel che riguarda il
secondo, Lago di Capo d’Acqua nasce da una diga che serviva a sbarrare il corso
superiore del Tirino.
Con tutte queste caratteristiche
che riguardano Capestrano è possibile distinguere due diverse tipologie di
viste paesaggistiche:
- - La prima prende in considerazione le distese
pianeggianti e collinari aventi sullo sfondo un paesaggio montano;
- - La seconda i luoghi più selvaggi con il fiume e il lago.
Questa conformazione, quindi, fatta di montagne, colline, con diverse altitudini, di altre zone pianeggianti con terreni adatti alla coltivazione e dal fiume curvilineo che li attraversa, richiama una continuità architettonica ondulata che vorrei riutilizzare nei miei prossimi progetti; cosa riscontrabile anche nelle precedenti consegne, le quali individuano edifici che garantiscono un’unione tra le componenti creando un edificio continuo.
Detto ciò, la definizione che io
accosterei al paesaggio è “ONDULATO CONTINUO”.
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